Alcide De Gasperi Biografia

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Alcide De Gasperi (Pieve Tesino (TN), 3 aprile 1881 - 19 agosto 1954) fu un uomo politico e statista italiano e fu uno dei padri fondatori dell'Europa, insieme al francese Robert Schuman e al tedesco Konrad Adenauer. De Gasperi fu uno dei fondatori nel 1943 della Democrazia Cristiana (DC) che ereditava le idee politiche del Partito Popolare di Don Luigi Sturzo

E' il principale artefice della nascita della Democrazia Cristiana nei primi mesi del 1943, di cui rimarra' leader indiscusso fino alla morte avvenuta il 19/8/1954. Il 13/6/1946 dopo la partenza per l'esilio del re Umberto II diventera' capo provvisorio dello Stato. Sara' anche presidente del consiglio dei ministri a partire dall'11/5/1945 al 16/7/1953 in 8 diversi governi variamente composti.

Dal 3 al 7 Gennaio 1947 in un viaggio negli USA stipulera' accordi con il governo di quel paese per attuare una svolta anticomunista e l'estromissione delle sinistre dal governo ed il 31 Maggio dello stesso anno De Gasperi riesce effettivamente a formare un governo in cui PCI e PSI sono all'opposizione. Nella primavera dello stesso anno aveva affermato la necessita' della presenza del "quarto partito" (cioe' il partito del capitale, della destra economica e finanziaria) nel governo. Nel Marzo del 1948, alla vigilia delle elezioni, ottiene segretamente negli USA 10 milioni di dollari in armi e munizioni che saranno distribuite sia a militanti della DC, sia a varie organizzazioni anticomuniste. L'ultima partita di armi arriva ventiquattro ore prima delle elezioni generali. Queste vengono consegnate al Fronte Antibolscevico, composto da fascisti, monarchici e ufficiali di polizia, formato segretamente dal generale Pieche. Evidentemente De Gasperi e i suoi vittoria o sconfitta vogliono a tutti i costi mantenere il potere. Un altro modo di mantenere il potere a tutti i costi lo elabora nel 1953 con Mario Scelba, facendo approvare la "legge truffa", che pero' dovra' essere ritirata per la enorme mobilitazione popolare che avviene in tutta Italia; essa equivale a un colpo di stato legalizzato, doveva infatti portare, con un vistoso premio di maggioranza, la coalizione di centro al potere incondizionato. In pratica l'alleanza di partiti che sarebbe riuscirta ad ottenere il 50 % dei voti si aggiudichera' il 65 % dei seggi alla Camera.